giovedì 1 marzo 2007

TECNOLOGIA G.N.A.M.- BOOKCROSSING E CULTURA

Spesso capita di avere difficoltà a leggere un testo diverso dal solito: un libro di economia aziendale non scende giù facilmente ad uno studente dell’alberghiero così come uno dell’elettronico vede graffiti quando un liceale legge il latino…
Ecco, la differenza tra l’esser dotto e l’esser colto scaturisce proprio da questa difficoltà ed è proprio sulla diffusione della cultura che lavora l’associazione G.N.A.M.
Da cittadini, siamo sempre più spesso rilegati ad effimeri conoscitori del mondo che ci circonda: sappiamo ciò che ascoltiamo in televisione (non voglio polemizzare o apparire apocalittico: se abbiamo una sola pausa giornaliera e quest’ultima coincide con il tg4, è normale che sapremmo solo ciò che quel tg ha voluto raccontarci. Stessa cosa per chi “consuma”il tg3 o solo alcuni programmi televisivi.
Rifkin diceva che siamo ciò che consumiamo (in termini alimentari), vi aggiungo che consumiamo anche ciò che vediamo in tv, che ascoltiamo per radio, che decidiamo di vedere al cinema, al teatro e…saremo ciò che visiteremo sul web.
Ma soprattutto siamo ciò che ci ha emozionato, positivamente e negativamente, durante il cammino della nostra vita. Partendo proprio da queste considerazioni che il progetto di bookcrossing “i liberi libri di Carlo”, implementato dall’associazione G.N.A.M., vuole essere e sarà il collante tra tutti questi consumi mediatici, affinché chi (per scelta spesso non propria), avendo intrapreso un certo indirizzo scolastico, si possa trovar di fronte ad un libro che non avrebbe mai osato o potuto leggere e chi, invece, bersagliato dall’informazione di massa di tv, radio e giornali sempre veloce e poco diretta, potrà, per caso scoprire quel libro, calmo e tranquillo cui potrà dedicare il tempo che vuole, quando e dove vuole. Sì, perché il bookcrossing vuole ovviare proprio ai limiti dello spazio e del tempo: solitamente la biblioteca comunale e chiusa quando i ragazzi sono fuori da scuola e quando la gente normale non lavora; a Caposele non c’è mai stata una grande libreria attiva dove poter recuperare qualche testo diverso dai cult, best sellers oppure dai libri scolastici e poi, il tempo per leggere non c’è mai oppure, proprio quando vorresti leggerlo, non hai nulla di interessante per le mani! Ecco perché i nostri libri saranno “liberi”, gratuiti e soprattutto accessibili a tutti. Ognuno potrà prendere in prestito il libro (da notare che il libro è di tutti cioè lo si possiede, ma non da proprietario) leggerlo in qualsiasi posto del mondo, potrà portarlo con se in gita, sul lavoro, a scuola oppure lasciarlo sul comodino in attesa che la notte lo ispiri alla lettura, insomma, ovunque lo sia voglia leggere. Non esisto limiti di tipo temporale: posso metterci quanto necessito per leggerlo; nessuno sarà giudicato!
Unico obbligo, affinchè quel libro possa continuare ad emozionare, comunicare, istruire o semplicemente informare è che lo si liberi nuovamente, affinché il suo circolo abbia a venire.
Nel paese saranno seminati dall’associazione G.N.A.M. dei BCS (bookcrossing share): degli oggetti in legno, ideati e modellati dal segretario Ciccone N. e dal responsabile Donatiello G. dove ognuno potrà prendere o lasciare i libri appartenenti al circuito Bookcrossing.
Inizialmente i libri potranno essere presi in associazione, presso la sede sita in via Roma (sotto il bar Roma di Caposele) oppure presso il foyer del teatro Carlo Gesualdo di Avellino e successivamente lasciati presso i BCS point: davanti alla posta di Caposele, al liceo, alla cartoliberia Ceres Carmela di materdomini ed al misterbar di Giulio.
L’unico obbligo sarà quello di telefonare al numero 0825 756403 e trasmettere i dati del libro cioè il codice identificativo ( riportato in alto sulla prima pagina di copertina). Il regolamento del progetto e dell’uso dei BCS sarà distribuito in paese, tramite affissione in bacheche, volantinaggio, passa parola e visibile sul sitoweb
www.siamonoi.it
Il progetto di bookcrossing “i liberi libri di Carlo” ( riferito a Carlo Gesulado, famoso principe madrigalista, da cui nasce il paese Gesualdo e cui è intitolato il più grande teatro della nostra provincia) nasce ad Avellino da un’idea di Raffaele Rosamilia, Maria Novella Cataldo, Ersilia Vitale, Alessandra Montalbetti, Mario Baretta, Emanuela Ferrantino in collaborazione col presidente del teatro Gennaro Iannarone, del direttore Dario Bavaro e delle librerie Guida e Petrozziello di Avellino. L’etichetta identificativa apposta su ogni libro è stata realizzata dall’artista irpino Giovanni Spiniello.

Raffaele Rosamilia

Logo dell'associazione

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