mercoledì 30 agosto 2006

MEGABUTTIGLION


Martedì 29 Agosto si è consumato a Caposele il primo magabuttiglion della storia di questo piccolo paese.

Sappiamo tutti (o almeno spero) come viene organizzata un tipo di festa come questa…. Sull’onda del ben più straripante megabuttiglion che si organizza a Barcellona ogni anno con la presenza di milioni di giovani provenienti da ogni parte del mondo, anche la neonata associazione G.N.A.M. (Giovane nucleo anti monotonia) presieduta da Rosamilia Raffaele ha ben pensato di riproporlo (in dimensioni ridotte, ma non meno efficaci) qui a Caposele.

L’obiettivo dell’iniziativa è che nessuno lo sappia, ma che alla fine si sappia!!! Nessuna forma di comunicazione scritta, nessuna pubblicità plateale, nessuna spesa folle, niente sponsor, niente di niente! L’unico modo per sviluppare la festa è il passaparola generale… Tutti coloro che intendono partecipare e che in qualche modo sono venuti a conoscenza dell’evento portano con se ciò che pensano di riuscire a bere nella serata e magari qualcosina in più.

La scelta della località cade sul belvedere di Caposele, zona impervia per la presenza del vento, poco illuminata, ma dalla veduta spettacolare, ottimo luogo per una iniziativa di questo tipo. All’inizio le presenze erano minime, ridotte quasi solo esclusivamente ai membri dell’associazione che ovviamente avevano dato il via al passaparola e che quindi sapevano, ma poi l’obiettivo è stato quasi pienamente raggiunto.. tanto è vero che in paese circolava la voce di una festa sul belvedere!!

Pian piano la festa, infatti, ha conosciuto una buona crescita di parteciparti che ha permesso a noi dell’associazione di capire come le cose basta volerle per poterle vedere realizzate.

Noi ci prefiggevamo di riuscire a creare una festa che avrebbe coinvolto tutti coloro che vogliono evitare le noie del bar, noie che conducono a strade devianti, che non condividiamo, che cerchiamo di eliminare da questa nostra piccola realtà, vogliamo salvare le nuove generazioni da questa tremenda escalation che purtroppo sta devastando la nostra terra (ogni tanto lo dimentichiamo).

Non a caso la festa è stata all’insegna dell’alcool e sopratutto della musica, ma di buon alcool e buona musica: il vino, i nomadi e il nostro caro Tonuccio! Era un no drugs party un’iniziativa volta a cercar di far capire a tutti che la vita va vissuta e non buttata, anche perché basta poco per “creare la serata diversa”..

Con questo non vogliamo dire che l’alcool è la strada giusta, ma che si può decidere di divertirsi anche con qualcosa che è estremamente semplice e complesso allo stesso tempo, che sviluppando la fantasia e l’immaginazione si può decidere della propria vita in maniera costruttiva.

La serata dal nostro punto di vista ha raggiunto il suo scopo, magari col tempo avrà più successo, ma non era il numero di presenti che interessava, ma il messaggio che volevamo mandare alla comunità di giovani che magari al suo interno possiede animi come il nostro che condivide le nostre idee, che ha idee, ma magari non sa come svilupparle e che noi potremmo realizzare.

Alla prossima iniziativa.

Donatiello Ernesto.

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